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Tariffa extra

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Scritto da Nina

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Letto da Mia

Oggi ho deciso di chiamare Maria, è una massaggiatrice che mi hanno consigliato un paio di amiche, fa servizio a domicilio e a quanto pare le sue mani sono magiche. 

Mi dice che sono stata fortunata perché poco prima di sentirla una cliente ha disdetto il suo appuntamento e le è rimasto un buco per stasera alle 7. Perfetto: ho tutto il tempo di andare a fare una corsa e tornare. 

Mi faccio una doccia e ne approfitto per depilarmi. Ho invitato una mia amica per cena, Sara, e non so ancora come potrebbe finire la serata. Nel dubbio mi rado la passera, è già successo che finissi a letto con lei e so che le piace completamente liscia. Non mi costa nulla accontentarla.

Come al solito devo essermi dilungata nei miei pensieri, perché sono ancora sotto la doccia e sento il citofono suonare: dev’essere Maria.

Mi avvolgo l’asciugamano intorno al corpo, e con i capelli raccolti, un po’ bagnati, vado ad aprire la porta. Maria chiede permesso ed entra in casa con il suo lettino pieghevole in una mano e una borsa sulla spalla. Le chiedo se ha bisogno di aiuto ma declina gentilmente. La faccio accomodare in salotto e le indico la zona più adatta per aprire il lettino.

“Vado a vestirmi e torno subito da te”, lei mi risponde che non ce n’è bisogno: l’unica cosa che mi serve è un asciugamano. Giusto. Vado comunque in bagno per sistemarmi un attimo, non mi sono nemmeno guardata allo specchio prima di aprire la porta.

PAUSA STRANA

Torno in salotto e mentre chiedo a Maria se posso offrirle qualcosa da bere la osservo meglio. È una donna sulla quarantina, forse anche quarantacinque, con un forte charme… anzi, è proprio figa. Capello scuro corto, occhi castani, labbra carnose e un sorriso estremamente sexy. Declina ancora una volta la mia offerta e mi chiede di sdraiarmi sul lettino a pancia all’insù. 

PAUSA STRANA

Sono sdraiata, Maria mi invita a chiudere gli occhi e a rilassarmi. Accetto i suoi consigli. Intanto sento che collega una cassa al suo telefono per riprodurre della musica rilassante, e accende un paio di candele: una di queste dev’essere aromatica, perché si sprigiona nell’aria un profumo piacevole che mi riempie le narici e mi fa entrare nel mood giusto. 

PAUSA STRANA

Sistema l’asciugamano che mi copre dal seno fino al ginocchio, e tira su la parte inferiore fino a farla arrivare poco più in basso del mio inguine. 

Si versa dell’olio sulle mani, si mette dietro la mia testa e comincia a massaggiarmi le spalle. Le sue mani sono calde, la sua voce anche. Mi chiede se ho qualche dolore o se c’è qualche zona in particolare che deve trattare con cura. Annuisco, anche se spudoratamente vorrei risponderle: “sì, c’è la mia fica che vuole essere trattata con cura”.Mi eccita il pensiero di essere qui, nuda, tra le sue mani. 

Maria prosegue in silenzio il suo massaggio, fino a quando non mi chiede di girarmi a pancia in giù. Infilo la faccia nell’apposita fessura del lettino e lei posiziona l’asciugamano sopra il mio sedere, coprendolo a malapena.

Anche questa volta parte dalle mie spalle, poi la schiena, poi arriva sopra le mie natiche, le massaggia con decisione e la mia eccitazione sale alle stelle. La mia testa non fa che pensare “Maria, toglimi quell’asciugamano e scopami subito con le mani”. Ma le sue mani non si fermano, scendono più in basso, lungo le mie cosce, fino ad arrivare ai piedi. Si sofferma lì in una lunga e rilassante stimolazione che in qualche modo placa – momentaneamente – i miei pensieri bollenti. 

Risale lungo le mie gambe e questa volta massaggia la parte interna delle mie cosce. Non so cosa fare, non so cosa dire. Si avvicina al mio inguine, e mentre lo massaggia sfiora la mia figa. Ho un brivido di piacere. A questo punto credo che stia cercando la mia approvazione, quindi rimango immobile e la lascio fare. 

SILENZIO STRANO

Maria mi dice che per solo 50 euro in più riserva massaggi speciali ad alcune clienti… speciali. Sono disposta a tutto e riesco solo a risponderle con un “va bene”: sono troppo eccitata per dire altro. 

Toglie l’asciugamano dal mio sedere, facendo scivolare con lentezza la stoffa contro la mia pelle, e rimango nuda a pancia in giù sul lettino. 

Sento le gocce d’olio cadere lungo il mio corpo, ma soprattutto le sento scivolare in mezzo al mio sedere fino ad arrivare sulla mia figa, che è già bagnata. 

Massaggia nuovamente tutto il mio corpo, questa volta però trascurando la parte centrale, il che mi porta quasi ad implorarla, ma non voglio farlo perchè, forse, il massaggio speciale è davvero un massaggio speciale, non quello che immagino – e desidero così ardentemente – io. 

Qualche secondo dopo, eccola lì: fa scivolare una generosa dose d’olio tra le mie gambe. Parte dalle mie natiche, mi sfiora l’ano, fino ad arrivare alla mia vagina e al mio clitoride. Inizia a massaggiarmi con tutta la mano, avanti e indietro, fino a quando fa scivolare dentro di me un dito, poi due, poi tre. Sto godendo da matti, forse potrei già venire, ma Maria mi dice “con calma, tesoro”.

Mi fa girare nuovamente a pancia all’insù e mi chiede se mi piace giocare. Evidentemente oggi non riesco a fare altro che annuire, per cui lo faccio di nuovo. Mi chiede di chiudere gli occhi e sento cadere lungo il mio corpo piccole gocce bollenti: sbircio e vedo che sta usando una delle candele che ha acceso prima. È la prima volta che provo questa sensazione, è piacevolmente fastidioso. Ad un mio cenno di dolore, con la bocca socchiusa, Maria mia infila due dita in bocca, quasi a cercare un po’ di saliva ma anche di farmi stare zitta. 

Estrae le due dita e ne infila una nella mia vagina e con l’altra mi massaggia il clitoride. Le sue mani sono esperte, e sa come farmi godere in pochissimi istanti. Ma “ancora no” mi dice, e mi ordina di girarmi di nuovo. Io sono completamente in sua balia, e obbedisco senza esitazione. 

Questa volta salta i convenevoli del massaggio e non sento più solo le sue mani: la sua lingua calda inizia a leccarmi il buco del culo, riempendolo di saliva, che lentamente scende verso la mia passera. Mi penetra con un dito da dietro, poi uno, due, tre, quattro davanti. Le dico che voglio sentirla tutta ed entra con la mano intera. “Scopami Maria, scopami” e in un istante mi lascio andare a un orgasmo senza precedenti.

Maria si ferma, riprende a massaggiarmi lentamente e mi chiede come mi sento. 

“Voglio scoparti anche io”, ma lei risponde che questo è solo lavoro, che però se la invito a cena forse se ne può riparlare. 

Guardo l’orologio, sono le otto passate, Sara è in arrivo. Chiedo a Maria se vuole fermarsi e lei accetta volentieri. Non mi aspettavo molto da questa serata, ma ora credo che non sarebbe potuta andare meglio.

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