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La sauna

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Scritto da Nina

giorgio

Letto da Giorgio

Ci siamo conosciuti qui ed è qui che ti aspetto oggi. 
Respiro l’aria calda della sauna, l’odore delle spezie profumate, il legno che scotta: è tutto perfetto, manchi solo tu.Ogni mercoledì da qualche mese a questa parte ci incontriamo verso sera alle Terme di Porta Romana, probabilmente anche a te piace rilassarti così dopo l’ufficio. Quando la sauna è piena, non fai altro che stuzzicarmi da lontano.
Non mi stacchi gli occhi di dosso finché non abbasso lo sguardo.
Mi piace questo gioco, e mi piace come mi guardi.  Oggi ho deciso però di farti una sorpresa, ho prenotato la location solo per noi. Sono eccitato mentre ti aspetto, anche se non so bene come reagirai. Quando arrivi alla cassa ti sorprende non vedere nessun’altro in coda, ho fatto si che ti venisse consegnato un accappatoio all’ingresso e che ti venisse comunicato che c’è un massaggio da un’ora prenotato per te.
È vero, però ho chiesto all’accoglienza di indirizzarti al giardino dopo lo spogliatoio. Ed eccomi, ad aspettarti in una delle vasche piccole. Le luci, il tramonto, l’atmosfera e la temperatura estiva sono una cornice perfetta.

Ti fermi per un istante e mi sorridi scuotendo la testa.
Probabilmente non sai neanche come mi chiamo. In ogni caso non mi sembri in imbarazzo, perchè lentamente sciogli il nodo del tuo accappatoio, che fai scivolare lungo le tue braccia fino a farlo cadere a terra. 
Ti siedi sul bordo della vasca, immergi una gamba, poi l’altra, e ti siedi davanti a me. “Ciao” mi dici. 
“Piacere, Giorgio” rispondo allungando la mia mano destra.
Tu ricambi, e mi dici il tuo nome. Mi chiedi se è mia abitudine prenotare due piani di terme per delle ragazze che non conosco e ti rispondo che “No, generalmente solo per quelle che mi guardano così”.
Tu ridi, e mentre lo fai sei ancora più bella.
Ti verso un bicchiere di champagne e iniziamo a conoscerci.
Quello che adoro oltre al tuo sorriso è la tua vena maliziosa e ironica che metti in tutto quello che dici, fai. 
Alla seconda bottiglia le risate si trattengono a stento, ed è forse il momento buono per approfittare del nostro massaggio. Quando ne usciamo siamo decisamente molto più rilassati, rigenerati, così ci spostiamo di sotto nel bagno turco. 
Chiudi la porta e ti siedi esattamente di fronte a me, ma non abbastanza vicina perché io possa toccarti. Sei accaldata, sudata, avvolta nel tuo telo.

Lentamente socchiudi le gambe e mi mostri quello che c’è in mezzo.
Il nostro gioco ha inizio.Ancor più lentamente sfili e lasci cadere il telo lungo i tuoi fianchi.
Guardo il tuo seno, poi scendo con gli occhi seguendo una goccia di sudore sulla pancia, e scendo tra le tue gambe.

Non resisto più.
Ho voglia di te.
Il tuo corpo è lì, ad un soffio da me, e anche tu mi vuoi.Mi alzo e ti faccio sdraiare sulla seduta, calda, molto calda.
Ma non ti lamenti, è un dolore piacevole, eccitante.

Inizio a toccarti le caviglie, ma le mie mani sono veloci e presto scivolano sulle cosce, sempre più vicino all’inguine. La tua pelle è liscia e l’incavo tra le tue gambe sprigiona un calore accogliente. Ti mordi un labbro per resistere all’eccitazione. Il tuo respiro diventa più veloce. Non so se è quello che vuoi però.Infatti mi fermi. Mi ordini di chiudere gli occhi, e non appena lo faccio, mi togli il telo che ho in vita. E’ durissimo. Ti piace farmi eccitare.Rimango immobile, aspetto che mi tocchi.
Hai voglia, ma vuoi aspettare ancora, ti piace giocare con me.Ho ancora gli occhi chiusi, sento che sei in piedi davanti a me.
Mi prendi le mani e te le fai scivolare sui capezzoli.
Sei morbida e bagnata di sudore, i tuoi capezzoli sono duri.
Io tento di stringerli tra le dita, ma tu prima mi allontani le mani e poi le riavvicini, mi provochi.E poi tenendo una mano sulla mia spalla cominci a ballare dietro la mia schiena, scendendo verso il basso e poi rialzandoti. Sento la tua pelle nuda scorrere sulla mia. Ti sento girare intorno a me, sempre pelle contro pelle. Fa molto caldo.Quando meno me lo aspetto, mi fai appoggiare una mano tra le tue gambe.
Ma non ho il tempo di realizzare che subito la allontani. Lo rifai, ma questa volta colgo l’attimo: tuffo un dito tra le labbra e sento quanto mi desideri, quanto sei bagnata.Ti avvicini a me, scostando la mia mano e avvicinando il tuo pube al mio uccello, sempre più duro.

Sei calda e sento il tuo respiro sempre più eccitato. Vorrei scoparti per ore.
Ti chini e me lo prendi in bocca, lo stuzzichi con la lingua.

Sento dentro di me il piacere diventare sempre più forte, e poi le tue labbra scivolano su di me. Quanto sei brava a farmi impazzire.Ti fermi al momento giusto, prima che sia troppo.

Sento che ti rialzi e ti avvicini al mio orecchio. Il tuo respiro è sul mio collo. Mi ordini di scoparti come si deve, da dietro.
Non aspettavo altro.Ti pieghi e io ti afferro. Ti apro le natiche e lo infilo con sicurezza dentro di te.
Ti sento fremere di piacere, sei completamente aperta.
Vado dentro e fuori lentamente.
Mi ordini di continuare.
Lo vuoi tutto, ti piace sentirlo fino in fondo. Io sono avvolto dal tuo calore.
Quando i nostri corpi si incontrano sento che scotti.
Ti piace sentirlo dentro, così duro, e a me piace essere dentro di te.E continuo a scoparti con forza.
Te lo do sempre più velocemente, ormai scivolo dentro. Non voglio più fermarmi. Tu sei completamente bagnata. Mi dici di continuare, di scoparti più forte, più forte. Sento i tuoi gemiti, il tuo respiro affannato.Ed ecco che gli spasmi di piacere percorrono la tua spina dorsale, fino ad arrivare esattamente tra le tue gambe. Sento la tua figa che si contrae: si strige e si riapre all’inverosimile facendomi arrivare dove nessuno è mai stato.In un crescendo di spasmi all’improvviso stai godendo, urli dal piacere, finalmente. Spingo il mio uccello ancora più forte e vengo anche io, proprio dentro di te, come mi hai chiesto tu.

Signorina, non avevo avuto dubbi su di te fin dal primo sguardo.

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