Scritto da Nina
Abbiamo chiesto a quattro donne di raccontarci come è andata la loro prima esperienza lesbo, che pensieri, emozioni o paure abbiano provato.
Facciamo però un passo indietro. Prima c’è la prima volta in cui ti interroghi sul tuo orientamento omosessuale, le prime volte che hai fantasie o desideri rivolti al tuo stesso sesso.
“L’ho ‘sentito’ penso nell’adolescenza, c’era qualcosa che mi attirava verso il mio stesso sesso che nasceva prima in un’amicizia e poi puntualmente mi accorgevo che ‘mi mancava qualcosa’. Spesso però questo qualcosa mancava solo a me e non a chi stava dall’altra parte dell’amicizia”. Anche se forse l’hai sempre saputo.
“Ma soprattutto Elena Sofia Ricci, non si sa quanto mi piacesse Elena Sofia Ricci in ‘Caro maestro’ ed avevo solo 6 anni, fai un pò tu” – Luana, 28
Non si sa quanto mi piacesse Elena Sofia Ricci in ‘Caro maestro’ ed avevo solo 6 anni
E poi c’è la prima volta che fai l’amore con una donna. “La seconda ‘prima volta’ è stata come la prima volta, nel senso che mi sono sentita di nuovo totalmente alle prime armi. Non è stata la scoperta delle gioie del sesso lesbico (questa è arrivata poco dopo)” – Costanza, 23
“La mia prima esperienza lesbo è stata senza dubbio come la ‘prima volta’, non posso dire di essermi preparata ed era la prima volta anche per lei. Come tutte le prime volte sarà stata impacciata, goffa, ridicola in un certo senso, ed è per questo che ne conservo un bel ricordo, di un amore tenero” – Brunella, 32
“Era una bella ragazza che stava con un bel ragazzo molto arrogante dal punto di vista sessuale. Lei mi piaceva e io piacevo a lei e voleva da tanto provare il sesso con una donna. Io volevo invece provare che anche una donna SA dare piacere a un’altra donna… anche più di un uomo. E niente lui mi odia ancora ;)” – Alessandra, 32
“Si riscopre il sesso, il corpo femminile, i movimenti. Le regole cambiano, non più meccanismi ma dedizione verso ogni singola vagina. Quello femminile è un organo delicato e come tale va trattato. Poi in base a come lei reagisce si riesce a capire velocità intensità e direzione” – Alessandra, 32
Si riscopre il sesso, il corpo femminile, i movimenti; le regole cambiano, non più meccanismi ma dedizione verso ogni singola vagina
Si fanno i conti con una grande verità (mai troppo ripetuta considerando l’altissimo numero di sorde/i): la vagina è più complessa e soggettiva in termini di do e don’t, del pene.
Ovviamente ogni uomo ha i suoi gusti ma tendenzialmente funzionano tutti nella stessa maniera (ci perdonino i signori uomini per la generalizzazione).
“Non si sai mai dove mettere le mani quando si va a letto con una nuova ragazza. Si ritorna ad essere vergini ogni prima volta perché siamo tutte così incredibilmente diverse quando si parla di sesso. Molti pensano che avere una vagina comporti conoscere tutte le vagine del mondo e sapere esattamente cosa fare e cosa toccare. Ma la storia è che sapere dove si trova il clitoride non basta” – Costanza, 23 anni.
L’importante è approcciarsi con curiosità ad ogni singolo corpo, ad ogni singola donna. “Ogni corpo è diverso dall’altro e va scoperto, non è che a me piacciono le stesse cose che piacciono alla mia compagna solo perché siamo entrambe donne. La sessualità è un oceano di piaceri e sensazioni e desideri e per ognuno diversi” – Brunella, 32
E non bastano piccolo e grande schermo per acquisire knowledge “ho anche guardato diversi porno lesbo, ma non quelli in cui le attrici hanno le scarpe col tacco, utilizzano dildi giganti e hanno unghie che potrebbero farti finire all’ospedale. E poi ovviamente, ho riguardato le interminabili scene hot della ‘Vita di Adele’ che ho guardato con i miei genitori al cinema, e io nel frattempo sprofondavo nella poltrona, ma questa è un’altra storia” – Costanza, 23 anni.
Per cui una volta compreso che per far godere una donna non esistono regole, ma solo voglia di farlo, applicate questa unica regola a tutte le vostre prime volte e non abbiate paura di usare mani e lingua.